Come stampare metallo in 3D con Creo e Materialise

17 ottobre 2022

Mike Gayette is a marketing professional and freelance writer based in North Dakota. He writes about engineering software, marketing technology, customer service, and team building. He also spends time at the local humane society as a dog walker and cat entertainer.

Come stampare metallo in 3D con Creo e Materialise

Scritto da Jose Coronado, PTC, e curato da Mike Gayette.

Con il termine additive manufacturing (AM) o manifattura additiva, ci si riferisce al processo di stratificazione di materiale finalizzato a creare un modello fisico da un progetto digitale. Generalmente questa tecnica viene utilizzata in applicazioni industriali di tipo manifatturiero.

L'industria dell'additive manufacturing in un certo qual modo è cresciuta in modo “frammentato” in termini di fornitori e standard relativi ai vari aspetti software e hardware. Se si vuole ottenere il massimo valore dall'AM, è necessario che essa sia completamente integrata nel sistema CAD. In caso contrario, potreste ritrovarvi con problemi di import ed export di file tanto noiosi quanto dispendiosi in termini di tempo.

Creo offre tutti gli strumenti necessari per progettare componenti da realizzare in manifattura additiva fino allo stadio produttivo, grazie all'integrazione della tecnologia Materialise nei vassoi di stampa. Con Materialise SG+ è possibile creare le opportune strutture di supporto e preparare il codice macchina utilizzando l'interfaccia del build processor di Materialise.

L'estensione di Creo che include questi componenti èAdditive Manufacturing Plus for Materialise.

Come funzionano i componenti integrati?

Creo consente di esplorare in modo più rapido le soluzioni progettuali innovative e di scegliere il processo di produzione più efficiente. Se la produzione additiva è l'opzione migliore, è possibile preparare il processo di stampa senza uscire da Creo. Per esempio, ecco un processo semplificato per la stampa in metallo:

Workflow showing how integrated components work together for metal printing.
In passato, le aziende utilizzavano diversi tipi di software per importare ed esportare i file. Con Creo e Materialise non è più così.

Stampare un modello generativo

Ecco un esempio delle fasi necessarie per stampare un modello generativo:
Steps taken to print a generative model.

1. Impostare la direzione in relazione al piano di costruzione

Creo fornisce lo strumento di ottimizzazione Build Direction. È disponibile per i progettisti e gli ingegneri di produzione già nelle prime fasi del processo, in modo da poter valutare l'impatto di una decisione nel contesto della produzione additiva.

Optimizing the build direction in Creo.

2. Generare le strutture di supporto

Quando il progetto è pronto, è possibile selezionare la stampante per metalli da utilizzare. Si posiziona poi il modello 3D nel vassoio di stampa utilizzando la direzione di costruzione ottimizzata. A questo punto, è possibile generare le strutture di supporto, ottenute grazie alla tecnologia SG+ di Materialise, completamente integrata in Creo. Sono disponibili due comandi, uno per modificare i profili dei parametri delle strutture di supporto e l'altro per creare i supporti stessi.

In genere le aziende dedicano molte ore a definire le impostazioni dei parametri e ad adattarle al tipo di modello 3D, al materiale, alla tecnologia della stampante e così via. Una volta definite, le impostazioni possono essere salvate in un profilo di parametri da selezionare e utilizzare per generare le strutture di supporto corrette.

3. Inviare il vassoio di stampa al build processor

Una volta create le strutture di supporto, è possibile assegnare i profili di stampa a ciascun componente dell'albero del modello. Ad esempio: supporti, corpo principale e reticoli. Quindi è possibile regolare i parametri di tassellatura e cliccare il comando di stampa.

Sending tray assembly to build processor.

In questa fase il file 3MF viene creato in background e inviato al build processor di Materialise. Il formato file 3MF garantisce l'affidabilità, la completezza e l'univocità necessarie per automatizzare il trasferimento di informazioni tra Creo e i build processor.

Viewing print job layers.

Una volta terminato il processo di costruzione, è possibile visualizzare ogni strato della stampa. Nell'esempio precedente è stato utilizzato il build processor di Renishaw. Il file creato dal build processor è un .mtt, che contiene il codice necessario, per l’appunto, per le stampanti Renishaw. I formati dei file variano a seconda del tipo di stampante 3D utilizzata.


Gli ingegneri stanno iniziando a sfruttare i software di progettazione generativa per valutare nuove soluzioni di progettazione. Utilizzando la progettazione generativa, ad esempio, la staffa mostrata nell'animazione qui sopra è stata alleggerita del 75% rispetto al progetto originale, oltre che ottimizzata in resistere ancora meglio agli sforzi.

Guardate Creo e Materialise in azione

Come si prepara un modello 3D da stampare in metallo? Scoprite come possono essere impostati il modello 3D e i supporti e come verificare il codice macchina della stampante 3D nel video qui sotto./p>

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