Di cosa parliamo in questo episodio ?
Introduzione - Idee che diventano requisiti all'interno del processo di sviluppo prodotto
Francesca Frattini: Buongiorno a tutti e bentornati a Trasformazione Digitale - Come il Digitale trasforma il Fisico. Sono Francesca Frattini e oggi con me direttamente dalla maratona di New York abbiamo Michele Cambareri, Principal Solution Consultant PTC, è fondamentalmente uno dei nostri esperti tecnici, che tra l'altro trovate alla fine del secondo video in evidenza nella pagina Instagram della maratona di New York: NYC Marathon. Alla fine del video della ragazza, quello che arriva è proprio Michele che ha partecipato alla maratona, tra l'altro senza allenamento, ed è arrivato vivo. Grazie Michele per essere qui con noi oggi.
Michele Cambareri: Buongiorno a tutti.
Francesca Frattini: Allora con Michele oggi parliamo di come nasce un prodotto. Un prodotto nasce, ovviamente da una necessità, una necessità che diventa una serie di idee e siccome ormai i prodotti sono sempre più tecnici o comunque hanno una componente tecnica sempre più importante queste idee diventano anche requisiti da cui partire e con Michele vogliamo capire dove entrano questi requisiti all'interno del processo di sviluppo prodotto.
Michele Cambareri: Hai detto bene, facciamo anche una piccola introduzione sul fatto che oggi le aziende nello sviluppare i loro prodotti si trovano di fronte a una serie di problematiche che magari in passato potevano risultare meno importanti. Ve ne cito alcune: abbiamo dei problemi di collaborazione, di frammentazione della collaborazione. Spesso all'interno dell'azienda abbiamo diversi team che lavorano insieme per uno stesso prodotto ma se andiamo a verificare si trovano a lavorare, per silos ossia l'informazione che loro detengono e sviluppano, spesso non è condivisa, ma isolata.
Spesso lavorano con strumenti “un po’ antichi”. Su documenti Office si lavora su versioni differenti e questo crea i presupposti per un'altra problematica che è quella della tracciabilità che manca: non abbiamo tracciabilità del prodotto a partire dai requisiti né dal punto di vista del prodotto sviluppato, né dal punto di vista del processo.
Un’altra problematica che impatta un po’ tutti è la poca capacità di riutilizzare le cose già fatte e imparare dai problemi già risolti e poter quindi guadagnare dal punto di vista dei tempi e dei costi.
Poi ci sono altre problematiche ne citiamo alcune semplici: sta diventando sempre più importante la compliance. Ecco oggi in molti processi di sviluppo prodotto la mancanza della tracciabilità allontana certamente dalla compliance che sta diventando sempre più importante specialmente in alcune Industries come l'automotive, il farm è come la bionics.
Poi ci sono tutta una serie di problematiche legate semplicemente agli strumenti che si stanno evolvendo. Gli strumenti più antichi hanno limitazioni all'integrazione, a rispondere a quelle che oggi sono le richieste del mondo dell'informatica come la cyber security, tool chain di integrazione e flussi di informazione che devono passare dall'idea fino alla gestione del prodotto una volta che è stato messo in produzione. Queste sono tutte le problematiche che le aziende si trovano ad affrontare
Cosa significa compliance?
Francesca Frattini: Ecco ti chiedo un approfondimento per cercare di limitare un attimino gli inglesismi: cosa intendiamo con compliance?
Michele Cambareri: Compliance è tutto un insieme di regole e di standard che in alcuni settori regolano lo sviluppo e la messa in produzione del prodotto. Questi standard devono essere rispettati per poter vendere in alcuni mercati, per poter creare dei prodotti che rispettano quelle che sono le regole di base per poter essere commercializzati. Ad esempio nella produzione di tutto ciò che sta intorno all'automobile esistono una serie di regole di sicurezza, di standard di sicurezza che ciascun componente deve rispettare. Sono argomenti che una volta venivano trascurati, ma che oggi sono diventati fondamentali. Se tu non rispetti questi standard non vendi.
Francesca Frattini: Meno male anche perché mi pare di aver capito che è un tema molto legato alla sicurezza.
Michele Cambareri: Assolutamente, la sicurezza dal punto di vista di tutto ciò che riguarda i trasporti, è uno degli argomenti che ha più standard in assoluto.
Sicurezza nella fase di sviluppo del prodotto
Francesca Frattini: Perfetto, parliamo di prodotto e parliamo di sicurezza del prodotto e all'interno della sicurezza del prodotto, la gestione dei requisiti quindi diventa qualcosa di fondamentale. Ho capito bene?
Michele Cambareri: Ha capito bene. Diciamo che argomenti come la sicurezza non possono più essere affrontati solo in alcuni momenti dello sviluppo prodotto, ossia tipicamente quando vado a validare un prodotto nella fase di test. La sicurezza, come altri argomenti simili, devono far parte dello sviluppo di prodotto fin dall'inizio. De idee devono rientrare nei requisiti del prodotto e ciò che ci porta a sviluppare un prodotto deve essere formalizzato in modo da essere già compatibile con le norme di sicurezza a cui il prodotto deve sottostare. Proprio in questo contesto è importante che la gestione dei requisiti sia parte integrante dello sviluppo di prodotto, dalla fase iniziale fino allo sviluppo vero e proprio. È estremamente importante la fase iniziale, perché un errore nei requisiti, diventa terrificante al momento della produzione.
Tecnologia e integrazione dei requisiti
Francesca Frattini: A livello tecnologico come si procede?
Michele Cambareri: A livello tecnologico oggi esistono una serie di discipline di strumenti che permettono di integrare la gestione dei requisiti all'interno del proprio sviluppo di prodotto. Ci sono degli strumenti e addirittura delle aree di di software che permettono di gestire i requisiti contemporaneamente allo sviluppo del prodotto, che permettono di legare i requisiti al prodotto o a singole parti del prodotto a quelli che possiamo chiamare i componenti. Ci sono strumenti che permettono in qualsiasi momento di produrre tutta la documentazione che serve per dimostrare la compatibilità con gli standard di cui abbiamo parlato.
Ovvero non abbiamo più una serie di documenti Office che dobbiamo aggiornare, ma abbiamo strumenti basati su un database e che al momento della richiesta sono in grado di produrre l'informazione compatibile con le norme di sicurezza.
Francesca Frattini: Ok, quindi questo è tutto monitorabile all'interno di tutto il ciclo di sviluppo.
Michele Cambareri: In qualsiasi momento possiamo verificare lo stato di tutto ciò che riguarda il requisito. Il requisito non è più un elemento statico e senza vita, ma diventa un oggetto vivo e comincia ad avere un suo ciclo di vita, un suo ciclo approvativo attraverso diversi stati di maturità e può essere gestito al pari di un qualunque componente del ciclo di sviluppo prodotto.
Tracciabilità e sicurezza
Francesca Frattini: Quindi in questo modo ovviato al problema di tracciabilità di cui parlavi prima?
Michele Cambareri: Si, in questo modo cominciamo ad essere in grado, in qualsiasi momento dello sviluppo del nostro prodotto, di andare a capire:
- qual è il requisito che ha dato origine a questo componente
- perché il componente si comporta in un certo modo
- quali sono i testi che sono stati previsti per verificare il comportamento del del nostro componente
- e quali sono le norme che il componente deve rispettare e per cui i test sono stati scritti.
Abbiamo un controllo completo della tracciabilità del nostro prodotto, prettamente digitale ma che può essere applicata a qualsiasi tipo di prodotto sia meccanico sia software.
Francesca Frattini: Ottimo quindi abbiamo parlato del fatto che attraverso la tecnologia possiamo evitare le inefficienze causate dall'utilizzo degli strumenti inadeguati e da una collaborazione troppo frammentata. Abbiamo parlato della tracciabilità (quindi della compliance), le normative le abbiamo già approfondite… che cosa resta nei temi delle sfide che le aziende devono affrontare?
Michele Cambareri: Innanzitutto resta il fatto di integrare un po’ di più quello che è lo sviluppo software all'interno dello sviluppo prodotto perché il software sta diventando sempre più fondamentale in qualsiasi prodotto.
Il software associato a un prodotto non può essere sviluppato in una maniera separata e indipendente dallo sviluppo di prodotto. Per quanto noi abbiamo dei prodotti basati su una forte componente meccanica, oggi più che mai esiste una parte di software associata al prodotto e questo sviluppo deve essere legato allo sviluppo del prodotto legato allo sviluppo significa legati ai requisiti significa legato alla validazione significa legato la tracciabilità noi dobbiamo essere in grado di capire in qualsiasi momento qual è il pezzo di software che è stato sviluppato per soddisfare un requisito che poi magari ha un effetto meccanico del prodotto e dobbiamo essere in grado di sapere quali sono i test che ci hanno dimostrato che il software è stato scritto correttamente.
Francesca Frattini: Sì a questo proposito vi ricordo che abbiamo già parlato anche del tema della gestione del software in un altro episodio del podcast che vi invito a ad andare a cercare. Hai qualche esempio di cliente anche senza menzionare direttamente l'azienda da raccontarci?
Michele Cambareri: Ovviamente non posso fare nomi, però se parliamo dell'ambito automobilistico possiamo citare delle realtà aziendali che producono le cosiddette supercar italiane che utilizzano strumenti avanzati per la gestione dei requisiti che sono in grado di mappare ogni singolo componente della supercar su un requisito specifico e che sono in grado di capire perché questo componente è stato fatto in quel modo, perché deve rispondere a certi requisiti e quale parte della norma (in questo caso la ISO 26262) impone che ci siano questi requisiti.
Oppure abbiamo clienti che si occupano ad esempio della costruzione di caravan, che si sono resi conto che molti dei loro prodotti hanno una parte di esigenze in comune. Spesso si trovavano a doverle rifare da zero ogni volta che progettavano un nuovo prodotto e hanno deciso di dotarsi di strumenti per la gestione dei requisiti che permettono praticamente di riutilizzare parte dei requisiti e di conseguenza parte dell'esperienza già sviluppata.
Qual è il valore di una soluzione che gestisca i requisiti per la gestione dello sviluppo prodotto?
Francesca Frattini: Andiamo un attimino più adesso nel dettaglio tecnico a beneficio delle aziende che ci ascoltano e che possono essere interessate a ad approfondire ulteriormente qual è il valore di avere una soluzione di questo genere quindi che gestisca i requisiti integrata nel PLM, quindi nella soluzione che utilizziamo per la gestione dello sviluppo prodotto?
Michele Cambareri: Abbiamo diversi tipi di valore che vengono aggiunti da queste integrazioni però immaginiamoci la seguente cosa: uno strumento PLM (qualunque esso sia) è lo strumento attraverso il quale io gestisco lo sviluppo del mio prodotto. Nel PLM io metto i disegni, creo le distinte, creo le regole, la documentazione. È importante, nel momento in cui io devo andare a produrre qualcosa o a verificare qualcosa, capire qual era l'esigenza che mi ha portato a questo prodotto. Questa informazione rimane negli altri tipi di strumenti quelli che vengono chiamati di ALM (Application Lifecycle Management) sono quegli strumenti che servono per la gestione del software in generale e dei requisiti della validazione.
È quello che in generale viene definito il modello V dello sviluppo prodotto: entrano nella parte sinistra per la definizione dei requisiti, nella parte destra per la gestione dei test e della validazione. Si chiama modello V perché ha un percorso fatto a V in cui si parte dalla gestione dei requisiti, alle specifiche, allo sviluppo, alla gestione delle distinte, alla validazione ed è rappresentato con una V dove ogni step di questo processo ha un livello della V.
Parola d’ordine: integrazione e semplificazione
Se abbiamo la gestione dei requisiti e della validazione all'interno degli strumenti di ALM, abbiamo lo sviluppo prodotto all'interno del PLM; è fondamentale, per garantire la tracciabilità del nostro prodotto, poter collegare questi due strumenti. Perché questo significa che in qualunque momento in cui io andrò ad analizzare un componente del mio prodotto (che potrebbe essere la portiera di un'auto) potrò capire direttamente a partire dal PLM con dei semplici clic, navigando tra gli strumenti, qual è il requisito che ha dato origine alla portiera. Mentre sto guardando il disegno posso andare a verificare qual era la richiesta che questo disegno deve soddisfare e allo stesso tempo potrò andare a verificare quali test ho eseguito per dimostrare che la portiera è stata costruita secondo i dettami dei miei requisiti. Diventa importante perché una volta che io avrò il mio prodotto venduto in produzione, dovrò gestire quello la parte di service.
Nel momento in cui io ho un problema devo fare un'analisi devo andare a verificare gli impatti che questo problema ha avuto, devo poter essere in grado velocemente di arrivare fino all'origine del problema e l'origine tipicamente è un requisito che magari non era coperto correttamente o dei test che non sono stati sufficienti.
Una volta tutte queste cose si facevano con della grossa ricerca attraverso file, mail, carta… Con gli strumenti che ci sono oggi con una semplice navigazione e in pochi minuti è possibile capire da un problema qual è la sua origine e diventa così poi decisamente più facile trovarne la soluzione.
Francesca Frattini: Mi piace, parola d'ordine semplificazione.
Michele Cambareri: Semplificazione e Tracciabilità. La tracciabilità è alla base di tutto. Io oggi non comprerei niente che non sia tracciabile. Lo facciamo nell'alimentare dove vogliamo sapere da dove arriva qualsiasi prodotto, qual è la mucca che ha prodotto il latte con cui facciamo la mozzarella e non avrebbe senso non farlo per un prodotto ad alto contenuto tecnologico.
Francesca Frattini: Grazie Michele. In conclusione che consigli ti senti di dare all'azienda su questo tema?
Michele Cambareri: Allora mi sento di dare due consigli:
- uno è di non sottovalutare assolutamente l'importanza dell'utilizzo di questi strumenti. Un investimento fatto oggi darà grandi risultati domani
- in secondo luogo, nel momento in cui le aziende si trovano a scegliere uno dei prodotti in questo settore, di valutarlo con grande attenzione ossia di valutare che sono spesso i dettagli tecnici del prodotto.
Andare in profondità, non guardare solo all'interfaccia grafica ma andare a vedere qual è la tecnologia su cui si basa il prodotto, andare a verificare che sotto ci sia ad esempio un database e non solo un file system. Sono cose che possono sembrare non importanti ma che nel momento in cui l'informazione che andiamo a gestire cresce, diventano fondamentali. Lo ripeto una volta in più: questi strumenti servono a velocizzare la risoluzione dei problemi e per farlo dobbiamo avere soluzioni che siano più veloci.
Francesca Frattini: Grazie Michele per essere stato qui con noi oggi. Come sempre Come il Digitale trasforma il Fisico è il nostro motto, quindi grazie ancora per averci spiegato come la tecnologia può avere questo impatto diretto sulla nostra sicurezza nell'utilizzo dei prodotti di tutti i giorni. Ci tengo a precisare che non hai nessuna speranza di riuscire a portarmi alla maratona di New York nel 2025 però ti guarderò sempre molto volentieri da lontano tifando. Questo era Trasformazione Digitale - Come il Digitale trasforma il Fisico, grazie Michele Cambareri per essere stato con noi oggi.
Michele Cambareri: Grazie a voi un saluto a tutti e non vi fidate di Francesca Frattini, sarà con me alla maratona nel 2025.
Francesca Frattini: Ci risentiamo molto volentieri per una prossima puntata. Auguro a tutti voi una buona giornata e a risentirci al prossimo appuntamento con il nostro podcast.
L'ospite dell'episodio
Michele Cambareri - Principal Solution Consultant PTC
Michele Cambareri è parte del team di prevendita di PTC e si occupa di spiegare ai clienti quale sia il modo più efficace di utilizzare il software per supportarli nello sviluppo e nella gestione dei loro prodotti, in particolare nell’ambito PLM e ALM, per la gestione del ciclo di vita del prodotto e del software.
Laureato in ingegneria informatica presso il Politecnico di Milano, da quasi 25 anni si occupa di consulenza e supporto ai clienti per la messa in produzione di sistemi software distribuiti.
Cambareri è tifosissimo di calcio, appassionato biker, sostenitore morale di colleghi in difficoltà e ha partecipato due volte alla maratona di New York, l’ultima nel 2023.
Ulteriori risorse
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Podcast: Trasformazione digitale - Come il Digitale trasforma il Fisico
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