I Competence Center e il super potere dei fondi per l'Innovazione Industriale

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Di cosa parliamo in questo episodio ?

Introduzione

Francesca Frattini: Buongiorno a tutti e bentornati a Trasformazione Digitale - Come il Digitale trasforma il Fisico. Sono Francesca Frattini, Direttore Marketing di PTC e oggi torniamo a parlare di Competence Center e di come i Competence Center sono un valido strumento per favorire la trasformazione digitale all'interno delle piccole e medie imprese, ma non solo, e l'adozione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0, anche all'interno del contesto del piano Transizione 5.0. Questo lo facciamo con Stefano Cattorini, Direttore Generale di BI-REX, il Competence Center di Bologna, focalizzato sui big data. Buongiorno Stefano e ben ritrovato.

Stefano Cattorini: Buongiorno Francesca e grazie di nuovo dell'invito.

In che modo i Competence Center favoriscono la trasformazione digitale?

Francesca Frattini: Abbiamo il piacere di avere Stefano da remoto, abbiamo già avuto occasione di intervistarlo in un altro episodio del podcast sui risultati dell'osservatorio MECSPE 2024 sulla situazione delle aziende manifatturiere in Italia e prospettive per il 2024. Dicevamo che l’obiettivo dei Competence Center è favorire la trasformazione digitale delle piccole e medie imprese, e appunto, non solo e l'adozione delle tecnologie abilitanti 4.0 attraverso una vasta gamma di servizi che potete offrire e che a questo punto chiederei a te di illustrarci direttamente e brevemente.

Stefano Cattorini: Innanzitutto, di nuovo, buongiorno a tutti e buongiorno Francesca. Aggiungo solo un elemento e poi vado a rispondere alla tua domanda. L'altro elemento chiave è fare da ponte efficace tra la ricerca e l'impresa e tra le varie dimensioni di impresa, quindi la grande che porta dietro la piccola e quindi un po' un concetto di innovazione della filiera. Quello che viene normalmente chiamato il trasferimento tecnologico e che a me piace allargare come concetto a “trasferimento” delle competenze, delle conoscenze.

Tornando invece al primo degli elementi, cioè quello appunto di far sì che tutto l'ecosistema che un consorzio come BI-REX rappresenta di fatto un ecosistema di grandi competenze pubbliche e private, nel nostro caso sono i 60 consorziati e in più tutta una serie di soggetti con cui noi abbiamo costruito i nostri percorsi a servizio, ecco, l'elemento dei servizi è un elemento cruciale.

I servizi che un competence center fa e che quindi anche BI-REX ha messo a terra ormai da qualche anno, si possono suddividere se vogliamo in cinque categorie:

  • la prima è quella dell'Assessment, quindi l'audit tecnico, se vogliamo la valutazione della maturità digitale che accompagna un'impresa a percepire dove ci sono dei gap, qual è il suo stato di salute da un punto di vista di trasformazione digitale e sostenibile, perché noi ormai già da più di un anno abbiamo introdotto degli aspetti dell'audit che non sono unicamente impatti tecnologici ma proprio gli impatti della sostenibilità.
  • Il secondo elemento è ovviamente quello delle competenze quindi la formazione, il secondo servizio di formazione che noi integriamo facendo da ponte tra i nostri grandi atenei e le imprese che quindi possono portare testimonianze pratiche, project work, formazione “esperienziale” e si divide diciamo in formazione a catalogo, noi abbiamo ovviamente un catalogo formativo che copre tutte le tecnologie abilitanti Industria 4.0, quindi tutte le tecnologie e non soltanto ovviamente i big data, e la formazione che definiamo Tailored, cioè disegnata su misura sulle necessità delle imprese, che è una tendenza molto molto frequente, anche per le aziende più piccole e medie, che cominciano a capire che è necessario fare dei percorsi di formazione su misura in base proprio alle loro necessità.
  • Terzo elemento (vedete questi servizi anche come la possibilità di un ciclo che quindi li comprenda tutti in un percorso di trasformazione digitale sostenibile completo), è l'elemento della consulenza. Noi facciamo consulenza su due grandi aree:

 

      la consulenza tecnologica quindi innovazione di processo, innovazione di prodotto, diciamo “il vero e proprio” accompagnamento alla trasformazione digitale e
      la consulenza sull'accesso ai finanziamenti. Essendo noi stessi soggetti attuatori del PNRR, noi in realtà abbiamo, su tutti i servizi che ho citato, la possibilità di erogare aiuti, quindi di dare dei cofinanziamenti direttamente noi alle imprese. Ma in aggiunta facciamo anche consulenza all'accesso a tutti i finanziamenti disponibili: parlo degli europei, parlo dei por fesr regionali, parlo dei finanziamenti che comunque i vari ministeri mettono a disposizione dell'impresa.

 

Francesca Frattini: Perdonami, ti interrompo un attimo. Hai detto una parola che mi è sfuggita sui finanziamenti regionali che si chiamano PRO?

Stefano Cattorini: POR FESR che sono i piani che il governo fa con le regioni, ma che le regioni prendono fondi europei per poi finanziare attività di ricerca o attività proprio di servizio alle imprese.

Francesca Frattini: Perfetto, grazie mille, adesso è più chiaro. Ok, scusami l'interruzione.

TEST BEFORE INVEST

Stefano Cattorini: Ultimo elemento, che per noi è tra l'altro un differenziante importantissimo, è la prova prima nell'investimento, cioè il servizio del test before invest. All'interno di BI-REX si trova una vera e propria linea di produzione all'avanguardia, quello che noi definiamo una Smart Factory, una Smart Industria 4.0, in cui tutte le tecnologie abilitanti sono integrate con quelle più tradizionali e tutto l'ambiente che è di fatto un ambiente pre-produttivo, ma senza i vincoli della produzione, è digitalizzato. Questo è cruciale perché per le imprese piccole o piccolissime che sì, possono beneficiare di finanziamenti, di accessi agli aiuti di Stato, ma comunque hanno magari poche capacità di investimento, poter anticipare, poter fare delle prove, quindi i proof of concept, i casi d'uso, delle semplici demo, in un ambiente industriale reale, permette di fatto di anticipare quella che può essere poi un piano di trasformazione digitale o di supportare l'innovazione stessa e quindi poi in ultima analisi di fare quella che appunto chiamiamo la prova prima dell'investimento che quindi non è una semplice demo: io provo le tecnologie in un ambiente che, se funziona all'interno della nostra linea pilota, è assolutamente replicabile nei loro plant produttivi o comunque nelle loro imprese. Quindi questi sono i cinque elementi che compongono, i servizi che noi offriamo alle imprese.

BI-REX : one stop shop

Francesca Frattini: Bello, questo è molto interessante. Tra l'altro abbiamo parlato in un altro episodio del fatto che è praticamente dimostrato da tutte le analisi che sono state fatte, che effettivamente tutti gli incentivi, i vari PNRR, tutti i vari fondi che sono stanziati a favore dello sviluppo delle imprese, costituiscono in effetti aiuti sostanziali che fanno la differenza tra il decidere o meno di effettuare investimenti. Comunque le aziende in assenza di questi incentivi farebbero investimenti decisamente minori. Ecco, ci dicevi che voi offrite la possibilità, offrite questo servizio anche di consulenza all'accesso di tutti i finanziamenti. Com'è possibile per le aziende sfruttarli e come possono ricorrere a voi per sfruttarli? Naturalmente con riferimento, nel nostro caso, alla digitalizzazione?

Stefano Cattorini: Innanzitutto appunto a noi piace presentarci come una sorta di, lo chiamiamo il one stop shop, cioè un unico luogo dove le imprese, soprattutto le piccole, possono trovare tutto: trovano le competenze, trovano i servizi che citavo precedentemente e possono trovare sia aiuti diretti, che quindi noi come soggetto attuatore del MIMIT per il PNRR abbiamo noi di fatto finanziamenti che eroghiamo, e accompagnarli a fare una sorta di selezione di ulteriori finanziamenti. Cominciamo dalla prima categoria, quindi da finanziamenti che abbiamo in mano noi. Come soggetto attuatore del PNRR MIMIT, BI-REX ha avuto una prima dotazione di circa 14 milioni di Euro in due forme. Diamo contributi, quindi eroghiamo contributi a progetti di innovazione presentati dalle imprese che sono a tutti gli effetti progetti di ricerca e sviluppo. Si tratta di progetti che vengono banditi, quindi emettiamo dei bandi, i beneficiari dei bandi sono esclusivamente le imprese a cui viene poi dato un contributo diretto alla spesa nella fase realizzativa. Dicevo appunto progetti di ricerca e sviluppo, quindi Il co-finanziamento, qui segue un po' le regole europee, per cui sulla ricerca l'impresa rende conto, spese e riceve il 50% indietro, sullo sviluppo il 25% e diamo contributi massimi, per ciascun progetto, di 400 mila Euro. Questi sono quelli che noi chiamiamo i bandi per le imprese.

Abbiamo una dotazione iniziale di 9 milioni e 3, con un bando che abbiamo chiuso, abbiamo già allocato e premiato 30 progetti. Ad ora diciamo abbiamo circa 2 milioni di euro ancora nelle nostre disponibilità, ma già il ministero ci ha detto che ci verrà data un'ulteriore forma di contributi che quindi potremo pubblicare entro fine anno uno o più call per progetti di innovazione alle imprese. Però qui si tratta di bandi, quindi si tratta anche di avere una struttura capace di costruire delle progettazioni, di anticipare o con il proprio personale o comunque con i propri investimenti. Io dico sempre i bandi, noi cerchiamo di costruirli quasi per filiera cercando di premiare le aggregazioni, dove accanto a una piccola, che è mandatorio avere, ci sia sempre uno o più aziende grandi che quindi siano in grado di fare tutte quelle attività “amministrative” che un bando richiede. Il secondo elemento, un elemento invece più snello pensato a misura delle PMI, è quello dei servizi agevolati o dei servizi cofinanziati.

Alcuni numeri significativi sui finanziamenti

Qui di fatto eroghiamo aiuti di Stato in forma di sconto in fattura, in sconto sul prezzo, dei servizi erogati da noi. I servizi rappresentano le categorie che dicevo prima: si va dall'Assessment alla prova prima dell'investimento, le consulenze, la formazione, e i contributi possono variare da un massimo di 80% di sconto in fattura per le aziende piccole fino a un minimo di 30% di sconto in fattura per le aziende grandi. In questa forchetta l'erogazione dipende dalla dimensione d'impresa, e dalla tipologia di servizi. Quindi ci sono delle intensità che potete tranquillamente guardare sul nostro sito che variano a seconda della tipologia di impresa e della tipologia di servizio. Questo è un elemento straordinario, noi abbiamo ricevuto a maggio circa 4 milioni e 8 (di aiuti erogabili) e ad oggi mentre parliamo ne abbiamo di fatto allocati già 4 milioni e mezzo, tenete conto che quello doveva essere un piano triennale, l'abbiamo realizzato in sei mesi.

Per dare un paio di numeri: abbiamo firmato circa 170 contratti e il 78% di questi contratti sono con PMI. Perché per una PMI questo è uno strumento straordinario, perché non ha tutta quella parte del bando di anticipare la cassa, comunque progetti di ricerca e sviluppo che hanno tutta una serie di difficoltà amministrative, costruisci il servizio di cui hai bisogno, noi garantiamo tutta l'orchestrazione, quindi di fatto ci appoggiamo noi sui nostri partner, quindi in modo tale che il servizio sia di massima qualità e magari lo paghi un quinto del suo valore.

Come sempre è un po' il concetto che cercavo di dire all'inizio: mettere assieme l'ecosistema di un Competence Center, i servizi, le competenze e gli aiuti, il tutto in un unico luogo.

Francesca Frattini: L'one stop shop di cui parlavamo prima.

In che modo BI-REX aiuta le aziende ad accedere ai finanziamenti?

Stefano Cattorini: Esatto! Tu mi hai chiesto poi dell'accesso ai finanziamenti… ecco innanzitutto c'è un secondo elemento, BI-REX come Competence Center è anche capofila, di un progetto che si chiama European Digital Innovation Hub (con grande fantasia), l'abbiamo chiamato BI-REX ++, in cui insieme ad una serie di altri soggetti noi costruiremo dei servizi esattamente analoghi come tipologia a quelli che citavo precedentemente, però più verticale sul tema big data e anche sull'utilizzo degli strumenti di calcolo che ti servono quando hai tanti dati da gestire. Parliamo dell’high performance computing, in generale i sistemi Edge, Cloud, IoT, però di fatto avremo una dotazione ulteriore di aiuti quindi di servizi agevolati e aspettiamo di firmare la convenzione ormai a giorni. Lì avremo, insieme ai nostri partner, altri circa 6 milioni di euro di aiuti da dare con servizi cofinanziati alle imprese. Cominciamo insomma ai 14 aggiungere questi 6 arriviamo a oltre 20 milioni.

Francesca Frattini: E menomale, lasciami dire. Un discreto supporto che potete offrire.

Competence Center come palestra per le imprese

Stefano Cattorini: Sì, e poi secondo me è la dimostrazione che appoggiandoci su soggetti come noi, che hanno all'interno varie aziende, ma che hanno all'interno anche rapporti importanti con tutte le associazioni, da CNA a Lega Cop, a Confindustria, alla regione stessa, al comune di Bologna… Noi siamo totalmente integrati in un ecosistema che quindi ci permette di raggiungere davvero tutte le imprese, emiliano-romagnole ma anche nazionali.

Un altro numero interessante è che il 30% di quei contratti che citavo prima viene dal centro-sud, quindi aziende che si avvicinano a BI-REX ma che prevengono da altre aree geografiche. L'elemento ulteriore è la consulenza ad accesso a finanziamenti. È chiaro che oggi il PNRR offre una serie di strumenti urgenti, nel senso che il PNRR poi si concluderà a giugno 2026, quindi ci sono oggi e poi in futuro non ci saranno probabilmente, però ci sono degli strumenti, cito gli accordi di innovazione del MIMIT oppure la legge 14 per lo sviluppo dei progetti di ricerca in Romagna o ancora i progetti regionali di regioni come la Sicilia che tradizionalmente fanno più fatica a spendere i soldi regionali. Noi possiamo accompagnare l'azienda anche a trovare accesso a finanziamenti ulteriori a quelli che eroghiamo noi stessi, questo fa parte anche qui di un tessuto di partner che noi abbiamo messo al tavolo, importanti società che fanno proprio questo di lavoro, consulenza ad accesso ai finanziamenti, noi abbiamo 3 o 4 partner che a seconda della tipologia di bando presentiamo l'azienda e costruiamo insieme all'azienda i progetti.

Francesca Frattini: Quindi da un lato costituite, lasciami dire, una palestra per le aziende dove possono trovare una guida ma anche sperimentare all'interno di un ambiente protetto che è la linea pilota, di cui parlavi prima, la smart factory, l'ambiente pre-produttivo digitalizzato che avete realizzato al vostro interno e che tra l'altro abbiamo avuto occasione di visitare ed è veramente fantastico. Amici di Bologna ed intorni se avete modo andate a visitare BI-REX perché veramente la loro linea pilota è qualcosa di veramente molto interessante, oltre che estremamente utile per le aziende. Quindi da un lato fate da palestra, dall'altro fate da consulenza sia tecnologica ma anche su accesso ai finanziamenti. Quindi invito naturalmente le aziende che ancora non hanno considerato la validità e l'assistenza dei Competence Center come qualcosa che veramente è uno strumento di reale vantaggio competitivo a ricorrere a voi o naturalmente anche agli altri Competence Center sul territorio nazionale. Tornerei invece a chiedere direttamente a te qualche esempio di progetti di successo giusto per fornire un po' di ispirazione alle aziende che magari ancora appunto non vi hanno valutati. Hai qualcosa da raccontarci?

Imprese e progetti di ricerca

Stefano Cattorini: Beh sì, sì. Ne abbiamo intanto macro-numeri, per esempio sui progetti di ricerca e di innovazione, oltre ai 30 che citavo prima che fanno parte di una call e sono appena partiti, ve ne sono 35 che abbiamo finanziato nel primo triennio.

Noi questi fondi già li avevamo, la misura non era il PNRR ma un'altra europea e 35 progetti hanno concluso la loro attività di ricerca e sviluppo e molti dei risultati sono integrati nella nostra linea pilota, in termini proprio di applicazioni, di casi d'uso, di prototipi. Magari mi soffermerei, visto che insomma sono stato invitato gentilmente da voi, da PTC, in due o tre casi in cui PTC è coinvolta.

Innanzitutto PTC è coinvolta in due progetti di proof of concept industriali integrate nella linea pilota. Diciamo che PTC in BI-REX ha un ruolo importante, direi fondamentale, in tutta la suite della realtà aumentata. Tutta la suite realtà aumentata all'interno della linea pilota di BI-REX è PTC e noi abbiamo costruito due grandi casi d'uso: uno che accompagna l'operatore, che in realtà aumentata può accedere a noi. Abbiamo un grosso centro di controllo numerico, quindi uno stato dell'arte, una macchina che fa ovviamente tutta advanced manufacturing al massimo livello, macchina che però ha una sua complessità e quindi l'operatore totalmente in realtà aumentato, o usando un iPad o usando un telefono o usando dei visori, viene guidato in tutti gli step di accesso alla macchina: dalla manutenzione alla funzionamento, addirittura ad una guida virtuale che di appare in realtà aumentata, che permette di guidarlo passo dopo passo nella produzione, quindi nel far avviare la macchina e nel farla funzionare nella maniera più adeguata. Sulla parte additive manufacturing, noi abbiamo tutta un'area dedicata alla manifattura additiva e non sottrattiva come spiegavo prima, che è totalmente dedicata in questa sotto area ai metalli. Lì con realtà aumentate, quindi ancora una volta caricate in questo caso dei visori, l'operatore può simulare, (qui entriamo in tutta quella fase dove si fa simulazione), ha la possibilità di creare quasi un gemello della lavorazione che dovrà fare, in realtà aumentata, quindi ipotizzare prima il pezzo, la grandezza del pezzo, la grandezza dei supporti, che sono tutti elementi che, se visualizzati prima, ti permettono di efficientare enormemente un processo come quello dell'Additive Manufacturing che è un processo molto lungo, molto complesso e che se non ottimizzato, può portare magari anche a un risultato di cui ti accorgi solo dopo una settimana di stampa. Il poter anticipare tutto e studiarselo in realtà aumentata, in questo caso, è chiaramente uno strumento straordinario per ridurre i consumi ed efficientare la produzione.

Francesca Frattini: E dare un grande aiuto anche a livello di sostenibilità.

Stefano Cattorini: È certo! Perché poi di per sé l'additive manufacturing, in questo caso a metallo, è idonea quando tu devi fare delle ingegnerizzazioni specifiche di determinati manufatti, altrimenti rischi di consumare moltissime energia, invece così si riesce a efficientare quindi ad avere un approccio più efficace e sostenibile.

Evoluzioni future di BI-REX

Francesca Frattini: Grazie Stefano, approfitto per farti un'ultima domanda e poi ti liberiamo che so che hai ritagliato questo spazio per noi ma so che sei piuttosto impegnato a ben altri livelli. Volevo chiederti, prima hai accennato al BI-REX ++, ci sono altre novità in arrivo a livello BI-REX che vuoi condividere con noi?

Stefano Cattorini: Sì, direi che innanzitutto ci sono delle novità. BI-REX ++ è sicuramente importante. C'è tutto un tema che riguarda l'evoluzione tecnologica. Come dicevi prima, la linea pilota per noi è uno strumento unico e straordinario, soprattutto per le imprese e la stiamo continuando ad evolvere. Ci sono una serie di nuovi investimenti che noi abbiamo già realizzato (o stiamo realizzando) in particolare cito la robotica collaborativa e non, aumentare la nostra capacità di calcolo noi abbiamo vari sistemi se vogliamo di Edge computing quindi se vogliamo in cui la l'intelligenza, la capacità di calcolo è dentro il plant, integrati con il cloud, quindi tutto quanto è integrazione Edge Cloud 5G. Poi c'è tutto il tema dell'IoT, tutti strumenti che nell'ottica che dicevamo anche di transizione 5.0 diventano strumenti indispensabili perché gli strumenti IoT per esempio rappresentano un modo concreto per le imprese per misurare il loro attuale impatto a livello di consumi energetici e di produzione di CO2 quindi noi stiamo continuando a investire, ovviamente in tecnologie, (quando io cito le tecnologie immaginate comunque che anche queste vengono accompagnate dalle competenze adeguate per utilizzarle). Poi c'è un elemento fondamentale che è l'evoluzione dei modelli di intelligenza artificiale. Abbiamo investito in esperienze, abbiamo investito in competenze e stiamo parlando con grandi player: uno ce l'abbiamo dentro che è IBM con tutta la loro suite Watson X, per avere accesso come partner ai casi d'uso, quindi a tutta quell'architettura che è un combinato di tecnologie, ma anche di apertura al mondo cosiddetto open source che oggi è necessario se vuoi cominciare a ipotizzare un utilizzo massivo dell'intelligenza artificiale, in particolare della cosiddetta intelligenza generativa. Quindi in questi ambiti noi stiamo investendo in tecnologie, stiamo investendo in competenze e perché no, nei nuovi bandi che, come ho detto, da qui a fine anno sicuramente almeno un altro uscirà, magari stimoleremo i dei progetti di ricerca e sviluppo proprio in questi ambiti.

Francesca Frattini: Ottimo, quindi diciamo che vi state preparando ad un futuro che in realtà è già presente.

Stefano Cattorini: Per forza, anche perché se la digitalizzazione ha un'accelerazione molto efficace, l'intelligenza artificiale secondo me è cinque volte la capacità di accelerazione, quindi come impatto sull'innovazione avrà un impatto dirompente, lo vediamo già. Poterlo cavalcare vuol dire, secondo me, insegnare a un'impresa, banalmente oggi, come poter monitorare in modo intelligente tutti i processi e un secondo elemento come poter, per esempio, accedere e studiarsi, magari, mole complesse di documentazioni. Già questi due macro casi d'uso sono ormai all'ordine del giorno di tutte le imprese.

Conclusioni

Francesca Frattini: Certamente, e non solo di tutte le imprese, ma anche di studenti e di chiunque l'utilizza anche a livello personale. Ormai sì, assolutamente è qualcosa che sta entrando nel nostro quotidiano in maniera dirompente e ancor più all'interno delle aziende. Stefano, ti ringrazio ancora moltissimo per questa chiacchierata. Spero di averti ancora con noi presto, quindi grazie intanto.

Stefano Cattorini: Grazie a voi, grazie Francesca e quando volete sono a vostra più completa disposizione.

Francesca Frattini: Grazie, grazie a tutti voi che ci avete ascoltato ancora per questo episodio. Questa era Trasformazione Digitale - Come il Digitale Trasforma il Fisico. Ci sentiamo alla prossima puntata, intanto vi auguro una buona giornata.

L'ospite dell'episodio

Stefano Cattorini - Direttore Generale BI-REX

Stefano Cattorini è il Direttore Generale di BI-REX, il Competence Center nazionale focalizzato sui Big Data. Prima di ricoprire l’attuale carica a partire da marzo 2019, ha lavorato come IT & Telecommunications Manager presso Ericsson per 18 anni e ha conseguito una laurea in Diritto Commerciale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e un Master presso l'Università Bocconi.

Stefano è sposato, ha due cani ed oltre alla grande passione per la tecnologia, nel tempo libera si dedica al running, alla montagna e ai viaggi in moto… oltre, ovviamente, alle lunghe passeggiate con i suoi adorati cani.

BI-REX è il Competence Center nazionale specializzato sui Big Data: è una Public Private Partnership, che raccoglie 60 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, in grado di offrire supporto strategico e operativo alle imprese orientate a innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità. La mission di BI-REX è quella di favorire l’adozione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 e le operazioni di trasferimento tecnologico delle aziende.

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