Verso la Manifattura 5.0: i nuovi indicatori che non puoi ignorare

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Di cosa parliamo in questo episodio ?

Introduzione

Francesca Frattini: Buongiorno e Benvenuti a Trasformazione Digitale - Come il Digitale Trasforma il Fisico. Sono Francesca Frattini Direttore Marketing di PTC e stiamo trasmettendo direttamente dagli uffici di Milano con tutti i rumori della città in sottofondo; quindi, se sentite un tram che passa sappiate che passa sotto l'ufficio e che quindi siamo comodi da raggiungere.

Se vi sembra di aver sentito questa introduzione, è perché è quella della primissima puntata del nostro podcast, che vi invito a riprendere se non avete ancora ascoltato.

In quell'occasione abbiamo infatti trattato con Paolo Delnevo, Vice President Southern Europe & General Manager di PTC, le quattro principali sfide che le aziende manifatturiere devono affrontare tendenzialmente subito, se non l'avete ancora affrontate … siete già in ritardo!

Parlavamo di forza lavoro che sta evolvendo, parlavamo di Supply Chain, parlavamo di cambiamento climatico e parlavamo di innovazione guidata dal software.

Oggi abbiamo ancora il piacere di avere qui con noi Paolo Delnevo. Paolo, quindi intanto benvenuto!

Paolo Delnevo: Grazie, buongiorno.

Cosa si aspettano le aziende dalla trasformazione digitale?

Francesca Frattini: Posto che queste sono le quattro sfide ti chiedo: ma le aziende in concreto che cosa aspettano dalla trasformazione digitale?

Paolo Delnevo: Grazie Francesca per la domanda. Mi dà la possibilità di riallacciarmi a quanto abbiamo discusso ormai un anno fa. Nel corso di quest'anno, tra l'altro, abbiamo avuto la possibilità di aiutare i nostri clienti in queste quattro sfide a cui devono dare risposta. Tendenzialmente ogni qualvolta un'azienda fa un investimento in tecnologia (e di conseguenza sulla trasformazione digitale) le aspettative sono molto chiare.

Sono 3 i KPI o parametri sui quali si aspettano dei miglioramenti:

  • sicuramente la Riduzione dei Costi
  • un Incremento della Qualità dei prodotti stessi
  • e una Riduzione del Time To Market (cioè arrivare prima sul mercato)

Fin qui nulla di nuovo, cioè ogni qualvolta si fa un investimento in tecnologia, l'esperienza ci dice che i nostri clienti lo valutano secondo questi tre criteri di misurazione, di conseguenza il nostro compito è di dimostrare attraverso la tecnologia, come il suo impatto migliori questi tre parametri.

Però ora non è più sufficiente, cioè le aspettative dei clienti sono molto più ambiziose perché il mondo è cambiato; quindi, a questi tre si aggiungono delle sfide ulteriori.

Compliance alle normative

I prodotti devono essere ad esempio più Compliant con le normative. Viviamo in un mondo molto più complesso, un mondo normato, un mondo regolamentato e di conseguenza le aziende stesse devono essere in grado di dimostrare l'ottemperanza dei prodotti a normative.

Francesca Frattini: Ti interrompo un attimo solo per ricordare che abbiamo fatto un episodio di questo podcast proprio a proposito della gestione dei requisiti. Se non l'avete ascoltato vi invito ad andare a riprenderlo.

Paolo Delnevo: Esatto, quindi dalla trasformazione digitale si aspettano che le tecnologie che sono introdotte nello sviluppo del prodotto, nella gestione della fabbrica, possano in qualche modo tracciare l’aderenza alle varie normative.

Trasformazione digitale e Sostenibilità

È altresì vero che i prodotti devono essere più Green e questo è un argomento estremamente vasto.

Sappiamo che la stragrande maggioranza delle decisioni prese all'inizio dello sviluppo del prodotto incide per l’80% su quello che sarà poi il risultato in termini di performance, in termini di requisiti.

Quindi l'avere delle tecnologie che ti consentono di spostare il punto di non ritorno di una scelta, il più in là possibile, ossia più vicino alla produzione, è un vantaggio perché ti permette di inserire delle modifiche di prodotto senza l'impatto sui costi.

Bisogna ripensare ai materiali, bisogna pensare ai processi, bisogna ripensare alla logistica, bisogna ridurre il consumo di energia nella produzione… Ecco, questo vuol dire prodotti più green.

Quando le aziende misurano i risultati attesi a valle di un'implementazione, questo è un altro argomento su cui si concentrano e su cui pongono attenzione.

Prodotti Smart e Complessi - l’importanza della Gestione del Software

I prodotti devono essere più “Smart”, quindi il modo con cui le aziende differenziano i loro prodotti è sempre più legato alle funzionalità software.

Questo vale in moltissimi settori industriali, non solo i settori più “semplici”.

L'esempio più eclatante è quello dell'automobile dove, in effetti, ormai uno sceglie l'automobile per l'interfaccia e per l'entertainment, l'infotainment, piuttosto che per le prestazioni del motore.

Però questo vale anche dell'industria manifatturiera pesante, vale nelle macchine automatiche… La complessità e il software hanno un’importanza nell'apparato tale per cui i seguenti temi diventano un argomento estremamente delicato:

  • la Gestione del Software
  • la Gestione dei Requisiti
  • il Test
  • la Qualità

e ritorniamo agli argomenti che abbiamo trattato prima.

I 3 temi della Trasformazione Digitale 2024

Quindi tendenzialmente questi tre aspetti:

  • più Compliant
  • più Green
  • più Smart

sono sicuramente gli argomenti chiave nei prossimi mesi.

Esistono poi tanti altri aspetti: quello che viene chiamato il Return to Capital, per esempio.

Ci sono delle aziende che hanno dei prodotti con una capitalizzazione estremamente importante, cioè per produrre un autoveicolo o un autocarro, gli investimenti nelle piattaforme di produzione sono enormi, come sappiamo bene.

Personalizzare i software per abbattere i costi. Il parametro del Return To Capital

La risoluzione può sembrare un paradosso: cioè una maggiore configurabilità tiene sotto controllo i costi. Può sembrare un paradosso perché generalmente più personalizzo e più teoricamente aumento i costi.

Il “paradosso” viene in qualche modo risolto con il concetto della piattaforma: cioè nel configurare solo alcuni aspetti dell'oggetto, utilizzando comunque una base comune a tutti i veicoli.

Ad esempio, sappiamo che il pianale dell'auto magari è lo stesso per 10 modelli diversi.

La capacità dei nostri prodotti PLM sta nell'aiutare i clienti a implementare una progettazione per piattaforme. Questo consente di migliorare quello che viene chiamato il Return to Capital, cioè lo sfruttare al meglio l'investimento in capitale per lanciare un nuovo prodotto.

Ci sono tanti esempi, tra l'altro Volvo è un case study estremamente importante per noi, lo si può trovare sul nostro sito ed è molto interessante anche da leggere.

La Sicurezza Informatica. La risposta è nel Saas. Come si sono evolute le richieste dei clienti

Poi abbiamo altre sfide: ad esempio un’altra estremamente importante in questo momento è la sicurezza informatica.

Una risposta alla sicurezza informatica è sicuramente il SaaS, o meglio il cloud, cioè avere dei dati non memorizzati all'interno di un server in azienda che non è assolutamente più sicuro, anzi è esattamente il contrario! Molti in Italia pensano che sia più sicuro avere un dato memorizzato nelle proprie mura di casa piuttosto che sul cloud.

Francesca Frattini: Si, segnalo che anche di questo abbiamo parlato in un episodio dove appunto approfondivano questa parte che hai citato, grazie.  

Paolo Delnevo: Questo è un altro elemento che viene valutato, cioè “Quanto la soluzione che mi stai proponendo caro vendor, è pronta per il SaaS o è già SaaS, perché io sto andando verso quella direzione.”

Sono i clienti stessi che chiedono le soluzioni SaaS native, non solo più per applicazioni dipartimentali, ma per applicazioni core come il PLM, l'ERP, il CRM che sono delle dorsali informatiche estremamente importanti, perché su quelle dorsali c'è il know how aziendale.

Se fino a 3 o 4 anni fa c'era un certo scetticismo verso le soluzioni SaaS in ambito dello sviluppo del prodotto, ora sono le aziende stesse che ci chiedono soluzioni SaaS all'interno dello sviluppo del prodotto.

Il Service è sempre più parte del concept dello sviluppo prodotto

L'altro elemento che valutano è quanto le soluzioni sono in grado di migliorare il Service, quindi la parte finale del ciclo di vita del prodotto, cioè quando il prodotto in esercizio viene consegnato al cliente.

Sul Service c'è un mondo. Pensiamo ad un treno, ipotizziamo che il tempo di progettazione vada dai 16, 18, 24 mesi ai tre anni. Tempo di utilizzo 50 (anni). La gestione di questi 47 anni, può risultare molto più complessa rispetto ai primi tre, e soprattutto strategica.

Strategica perché:

  • C'è un problema di esperienza del cliente, perché il prodotto poi deve essere utilizzato
  • Per le aziende c'è un revenue potenziale aggiuntivo, cioè della marginalità aggiuntiva per allargare i servizi a supporto del cliente.

Questo è un ambito estremamente importante su cui le aziende stanno investendo tanto in questo momento e dalla trasformazione digitale questo è uno degli ambiti su cui si aspettano i maggiori ritorni.

Riepiloghiamo

Riassumendo, le aziende decidono tenendo in considerazione 3 KPI già descritti nel 2023:

  • Riduzione del time to market
  • Miglioramento della Qualità
  • Riduzione dei Costi

Questi sono parametri che però, in un certo senso, ormai sono dati per scontati, per poi andare a considerare come rilevanti anche:

  • la Compliance
  • la Sostenibilità
  • il Service

Francesca Frattini: Perfetto. Ne approfitto per dire che alcuni di questi temi li abbiamo già iniziati a trattare in alcuni episodi del nostro podcast e sicuramente ci torneremo.

Anche sul discorso sulla sostenibilità ne abbiamo parlato variamente e ne parleremo anche in qualcuno dei prossimi podcast.

Abbiamo trattato il tema del SaaS, della compliance e della gestione del software (con Accenture), abbiamo trattato anche il tema del Service e delle potenzialità offerte dal Service nell'episodio in cui abbiamo intervistato Martina Stefanon di IMA, senza contare poi gli altri clienti che hanno partecipato. 

Paolo Delnevo: Si è vero con IMA abbiamo fatto un progetto estremamente importante, però lasciami chiudere questo incontro con un altro argomento estremamente caldo.

Manifattura: dal 4.0 al 5.0

Fino ad oggi abbiamo parlato di Manifattura 4.0, quarta rivoluzione industriale, sono anni che se ne parla.

Ormai non è una novità, ma è già da un paio d'anni che si è iniziato a parlare di Manifattura 5.0.

Ho avuto modo di notare, da quando abbiamo iniziato il nostro percorso di supporto ai clienti sulla la quarta rivoluzione industriale, che comunque mancava una componente, cioè l'Uomo.

Cioè fino a pochi anni fa si è sempre parlato solo di recuperare efficienza, di trasformazione digitale, nello sviluppo del prodotto in fabbrica, nella catena di fornitura in generale, senza mai toccare l'argomento “uomo”, cioè come in effetti, questa trasformazione ha poi un impatto sull'uomo.

La Manifattura 5.0, per sintetizzarla, è tutto quello che era 4.0 con due componenti in più:

  • la Sostenibilità a tutto tondo. Ne abbiamo parlato prima, sostenibilità vuol dire circular economy, prodotti con materiali diversi…
  • e Uomo: l'impatto sull'uomo, anche dal punto di vista etico e di come l'evoluzione di questi sistemi di produzione, i “sistemi industria”, abbiano impatto sull'essere umano che va tenuto in considerazione.

Intelligenza artificiale nel processo dello sviluppo prodotto

Argomenti estremamente delicati, chiaramente la tecnologia è uno degli elementi abilitanti però se pensiamo a questo argomento, soprattutto dopo il Big Bang che c'è stato con il Generative AI (Intelligenza Artificiale), be’ siamo in un mondo completamente diverso di cui non conosciamo l'evoluzione.

C'è un prima ChatGPT e c'è un dopo ChatGPT. Saremo in una situazione estremamente delicata, dal mio punto di vista. Non a caso la comunità europea, ma in generale tutti gli enti di regolamentazione, stanno pensando a delle leggi diverse per regolamentare queste tecnologie.

Leggevo proprio ieri, che, statistiche alla mano, negli Stati Uniti già 1/3 della popolazione utilizza regolarmente ChatGPT…

Francesca Frattini: I miei figli lo usano regolarmente.

Paolo Delnevo: Voglio dire ha già avuto un impatto sull'uomo e sulle figure professionali che fanno del linguaggio il loro mestiere, che è poi quello che differenzia l’uomo: l’intelligenza, cioè la capacità di creare collegamenti tra materie diverse, quella capacità di creare qualcosa che adesso sembra che la macchina possa fare. Questo vale nel quotidiano ma anche per le nostre aziende, per la progettazione ad esempio. Le aziende ci stanno già chiedendo qual è la strategia di PTC nei prodotti, nel CAD, nel PLM relativamente alle Generative AI.

Fortunatamente il nostro direttore tecnico ha già delle idee molto chiare, ci sono già delle idee di sviluppo però questo è un argomento estremamente delicato.

Per concludere, nei prossimi 12 - 18 mesi avremo sicuramente delle novità. Il mondo cambia a una velocità talmente alta che pone delle sfide molto più serie di quelle che abbiamo vissuto fino fino ad ora.

Conclusioni e approfondimenti

Francesca Frattini: Paolo ti ringrazio. Senz'altro ti chiamerò ancora per approfondire nel corso dei prossimi mesi questo tema che hai introdotto rapidamente, ma che senz'altro merita un approfondimento successivo, per cui ti ringrazio per averlo menzionato.

Senz'altro, come dicevi, c'è un prima e un dopo ChatGPT, l'abbiamo trattato con Fabrizio Ferro in un episodio del podcast che vi invito ad andare ad ascoltare. Se avete domande o curiosità particolari contattateci, anche su quello che prevediamo di fare.

Scriveteci, oppure contattatemi via Linkedin e noi faremo in modo di approfondire.

Paolo intanto ti ringrazio per essere stato qui oggi.

Paolo Delnevo: Grazie a te, grazie a tutti!

Francesca Frattini: vi ricordo che siamo su Trasformazione Digitale - Come il Digitale Trasforma il Fisico. Sono sempre Francesca Frattini, guardate in link in descrizione per ulteriori informazioni e anche per i link ai contenuti che menzionava Paolo tipo il case study su Volvo, IMA ecc…

Grazie ancora per l'attenzione e ci vediamo, anzi ci ascoltiamo alla prossima puntata!

L'ospite dell'episodio

Paolo Delnevo, Vice President Southern Europe & General Manager di PTC

Paolo Delnevo è entrato in PTC Italia nel 1996, come Business Process Consultant, ha presto seguito la sua vocazione commerciale, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità come Sales Account Manager e Regional Director, e lavorando a stretto contatto con importanti aziende italiane, in ambito Automotive & Industrial, con cui ha costruito solide e durature relazioni, anche personali. In qualità di Senior Channel Sales Manager ha inoltre contribuito in modo decisivo alla creazione e allo sviluppo del canale di vendita indiretto di PTC in Italia. Dal 2017 Delnevo è General Manager di PTC Italia e di Vice President Vendite per il Sud Europa, con la responsabilità di tutte le operazioni per l'Italia, la penisola iberica e la Svizzera.

Laureato in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Parma, ha successivamente conseguito un Master in Business Administration.

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